Sabato 4 giugno 2016 è stata indetta a Milano una giornata di mobilitazione a fianco dei lavoratori francesi in lotta. Se il ponte feriale ha un po’ penalizzato l’iniziativa, è stata data priorità all’urgenza di non rimandare oltre, data la necessità della situazione attuale di elevare la voce contro la repressione che il movimento di lotta sta subendo da parte del governo francese. L’evento era stato concordato ed organizzato dal CUB – SGB – SI Cobas – USI/AIT.
Nella mattinata si è svolto un Presidio di protesta davanti al Consolato Francese dalle 11 alle 13,30. Sono stati installati due Gazebo ed un impianto di amplificazione che, per tutta la durata dell’iniziativa, ha trasmesso musiche, canzoni di protesta ed appelli in solidarietà con la lotta in Francia: tutta la zona è stata adibita con le bandiere dei sindacati organizzatori. Malgrado la pioggia che è continuata a scendere per tutta la durata hanno partecipato un centinaio di militanti solidali.
Un intervento di un esponente della CUB ha lodato, come esempio da seguire, la magnifica lotta che stanno portando avanti i lavoratori francesi contro leggi, come quelle che sono già passate in Italia con il governo Renzi, che espongono i lavoratori a facili licenziamenti e cancellano conquiste strappate con anni di lotte. Ha terminato, e ci ha fatto piacere, rimarcando la presenza dell’USI con la sua storia che viene da molto lontano e che è stata di grande insegnamento nella pratica dell’azione diretta.
È seguito l’intervento del compagno dell’USI che ha testimoniato lo sdegno verso la durissima repressione che il governo francese sta attuando contro la protesta dei lavoratori e lavoratrici francesi, che vede una larga partecipazione di giovani che, nelle leggi che si vogliono imporre, vedono gravemente compromesso il loro futuro. È stata espressa tutta la solidarietà possibile a quella legittima ribellione contro un attacco tipico di un liberismo sfrenato, da parte di un governo cosiddetto socialista, che vuol smantellare le principali tutele nell’ambito lavorativo, facendosi ubbidiente interprete degli ordini del “comitato di affari europei” con l’obbiettivo di spogliare le tutele dei difesa dei lavoratori in tutta Europa, come lo stesso governo Renzi insegna in Italia. “Basta repressione – termina – ma giustizia sociale. Invitiamo a sostenere la giusta lotta dei lavoratori francesi, che è anche la nostra lotta, i lavoratori e lavoratrici nel nostro paese, rilanciando la stessa mobilitazione a livello internazionale, con uno sciopero generale europeo.”
Nel pomeriggio partiva dalla vicina piazza della Repubblica alle ore 16 un corteo con gli stessi contenuti di solidarietà del Presidio, promosso dalle stesse sigle sindacali. Va anche precisato che la presenza maggioritaria è stata quella del SI Cobas che aveva fortemente sostenuto il corteo pomeridiano, facendone una scadenza nazionale, organizzando pullman che giungevano anche da fuori Milano. Parliamo soprattutto di lavoratori della logistica, dove il Si Cobas è particolarmente presente, dando una connotazione al corteo di partecipazione a maggioranza immigrati.
Nei manifestanti presenti, circa un migliaio, oltre la presenza di CUB, SGB e USI con un suo striscione e bandiere, erano presenti organizzazioni politiche come il PCL e Sinistra Anticapitalista. Il corteo si è mosso molto lentamente con frequenti fermate nei punti strategici dove spesso voci di lavoratori migranti si levavano esprimendo solidarietà a chi lotta in Francia, ma anche contro il pesante sfruttamento che loro stessi subiscono e la repressione che debbono sopportare in conseguenza delle loro lotte, mettendo sotto accusa l’intera classe padronale e l’intera classe politica che calzava a pennello alla vigilia della tornata elettorale, dove c’è ancora chi cerca di vendere illusioni.
Da parte nostra lungo il corteo, in particolare nelle vie del centro più affollate, veniva distribuito il volantino dell’appello sottoscritto dai sindacati organizzatori delle iniziative promosse nella giornata e dove si riproduceva anche il nostro manifesto: “USI-AIT esprime solidarietà ai lavoratori e lavoratrici francesi in lotta – Solidarietà internazionale anarcosindacalista – Continuare a combattere”.
La manifestazione si concludeva nella centrale piazza Cordusio, nei pressi di piazza Affari, dove risiede la Borsa, con gli interventi conclusivi.
Enrico Moroni